Sogno rimandato, sogno realizzato. Per Davide Virdis i Giochi Mondiali Special Olympics erano nel destino e dopo la convocazione saltata per Kazan, ecco quella di Torino 2025. Il ventottenne Atleta brianzolo della Polisportiva Sole è pronto a sfidare i paletti sulla neve di Sestriere per dimostrare tutta la sua passione e regalare metallo prezioso al medagliere azzurro.
“La storia di Davide è una continua conquista – racconta mamma Corinna – nato prematuro e con un problema all’intestino, ha subìto un intervento nei primi giorni ed è stato in ospedale per i suoi primi quattro mesi, tra terapia intensiva e reparto. Era sempre vigile, si capiva che non avrebbe mollato. Fino a sette anni abbiamo dovuto fare i conti con tante prove, intolleranze, difficoltà respiratorie. Poi c’è stato un netto cambiamento. Si è rinforzato e ha iniziato a esplorare il mondo con tutto il suo entusiasmo. L’ultima prova c’è stata più di recente con un trapianto di cornea e anche in questo caso tutto è andato per il meglio. A 8 anni un amico che amava la montagna ci propose di l’iscrizione al Club Alpino del nostro paese, presentandoci il team Special Olympics Silvia Tremolada con cui Davide ha iniziato a praticare la ginnastica. Con altri familiari, poi, abbiamo fondato un’associazione che offre supporto genitoriale per guardare al futuro con ottimismo. Speriamo che esperienze di successo e di grande autonomia come quella di Davide possano influenzare positivamente tante altre persone”.
La scuola, una palestra per il futuro
“Con l’aiuto di Barbara, l’educatrice che ha seguito Davide dalla Primaria in poi, la scuola è stata sempre un’esperienza stimolante. Malgrado gli insegnanti di sostegno cambiassero ogni anno, lui è stato sempre accolto bene nelle sue classi e ha avuto la possibilità di prepararsi al mondo del lavoro. Alle superiori ha frequentato un istituto che lo ha formato come aiuto cuoco, inserendolo poi in dei tirocini formativi. Il suo impegno è stato premiato con un contratto di tirocinio in un’azienda del settore alimentare in cui si lavorano cioccolato, conserve e confetture di frutta. Una bella realtà in cui Davide è incluso e gratificato, potendo dare il suo contributo in un ambiente che lo sta facendo crescere sotto il profilo professionale ma soprattutto umano”.
Torino 2025 per celebrare i 20 anni di Davide in Special Olympics
“Quando ho ricevuto la convocazione è stata una seconda gioia – ricorda lo slalomista azzurro – io e i miei compagni della polisportiva Sole eravamo a una cena ed ecco la lettera. Mi sono subito ricordato di quella per Kazan, insieme alla mia amica Irene che farà parte con me della squadra dello sci alpino. Sono felice di poter dimostrare a tutto il mondo quello che ho imparato in tanti anni di sci. Mi piacciono tutte le discipline: lo slalom gigante, lo speciale e anche la discesa libera. Nella mia esperienza da Atleta in Special Olympics ho avuto la fortuna di incontrare insegnanti davvero brave come Micaela e nonna Anna Maria, che ci segue sempre sulle piste. In più, perché io non manchi mai a nessun evento, c’è anche mia zia Cinzia che da due anni ha voluto imparare a sciare per potermi accompagnare. Ci tengo molto a questo evento, so che saranno in tanti a tifare per me e voglio dimostrare loro quello che so fare, anche alla mia fidanzata Silvia. Per questo mi sto allenando con grande impegno: ogni settimana ho sedute in piscina, sulla neve e mi alleno anche con il tennistavolo. In vista ci sono anche i Play the Games di Prali: un allenamento per testare la forma in vista dei Giochi. Per motivi di tempo ho sospeso la ginnastica, ma riprenderò, così come continuerò con il trekking in alta montagna quando arriverà la stagione”.
Da Albiate a Sestriere, tutti a tifare Davide
“Siamo pronti a fare le valigie – conclude mamma Corinna – ci aspetta una casa vicino Sestriere che abbiamo preso in affitto già dal luglio scorso per assicurarci una sistemazione vicina alle piste e goderci questo grande evento. Saremo in tanti: sicuramente ci sarà la zia Cinzia, la sorella Chiara e speriamo anche la madrina Catia. Anche se abbiamo affrontato tanti ostacoli ci sentiamo fortunati ad avere Davide nella nostra famiglia. Si impara tanto da lui. Non vediamo l’ora di applaudirlo in un evento così prestigioso, insieme ad Atleti di tutto il mondo. Per noi è un grande regalo. Con il suo entusiasmo e la sua positività ci insegna che la vita è un dono da vivere giorno per giorno e che ogni persona va vista dal lato delle sue potenzialità. È per questo che lui è così forte”.