L’atleta più giovane del Team Italia ai Giochi Mondiali Invernali Special Olympics di Torino sarà Agostino Cavallo. Con i suoi quindici anni (ne compirà sedici il 20 giugno) l’atleta del Club Athena Melfi è pronto a vivere da protagonista nella squadra di floorball uno degli appuntamenti sportivi più attesi del 2025 in programma dall’8 al 15 marzo. Sicuro di sé e pieno di entusiasmo, Agostino è un testimone eccellente del grande valore dello sport unificato che trova il suo terreno più fertile nella scuola. Ed è proprio là, che l’incontro con Special Olympics è avvenuto.
“Frequento il secondo anno all’Istituto superiore Righetti di Melfi nell’indirizzo Meccatronica – spiega l’atleta lucano – grazie al mio professore Vincenzo Sonnessa ho avuto la possibilità di praticare tanto sport e in particolare il floorball, una disciplina molto divertente che somiglia all’hockey. Non avevo mai praticato una disciplina a livello agonistico e per me le gare di Torino saranno sicuramente piene di sensazioni nuove. Mi sento eccitato e non vedo l’ora di vivere questa esperienza davanti al pubblico e a tanti altri atleti che verranno da tutto il mondo. Se potessi scegliere, vorrei indossare la maglia numero tre, perché dicono che sia il numero perfetto e magari mi porterà bene”.
La scuola e la lotta al pregiudizio
“Mi piace la mia scuola – afferma Agostino – perché mi sento sempre accolto e valorizzato. Cerco di impegnarmi al massimo e di collaborare con i miei compagni. Facciamo anche tanto sport e la mia insegnante di sostegno è davvero brava. Alla primaria e alle medie purtroppo ho subito alcuni atti di bullismo, mi prendevano in giro anche per il mio cognome. Come ho reagito? Credo che il silenzio sia la risposta migliore. Alla fine chi mi trattava male ha smesso, vedendo che non gli davo retta. E già dalla terza media questi atteggiamenti erano finiti. Oggi le stesse persone mi salutano e mi sorridono. Le cose, per fortuna cambiano”.
Tutte le passioni di Agostino
“Nostro figlio è pieno di interessi – raccontano mamma Monica e papà Michele – da quando aveva sei anni voleva provare a fare la spesa e ad aiutare in casa nelle faccende domestiche. Ha una buona capacità di adattarsi alle situazioni e cerca sempre di instaurare buoni rapporti con tutti. Gli piace molto stare ai fornelli e cucinare sughi, primi e secondi piatti. Ama lo sport e ora che sa di far parte del team di Special Olympics si sta impegnando ancor di più nei suoi allenamenti. Tutti noi siamo molto fieri per questo traguardo che si è guadagnato. Quando ha saputo della convocazione era davvero emozionato. Ci siamo commossi insieme. A Torino sicuramente ce la metterà tutta e tornerà ancor più maturo e consapevole delle sue doti”.
Obiettivo medaglia
“Sarebbe fantastico tornare dai Mondiali con una bella medaglia al collo – riprende Agostino – perché non capita tutti i giorni vivere un evento come questo. Io me la cavo sia in difesa, sia in attacco. La sensazione di quando segni un goal è bellissima e spero di farne uno anche a Torino. La medaglia, poi, la dedicherei a mia madre, la persona che mi incoraggia e mi trasmette più grinta, insieme a mia sorella Stefania e mio fratello Emanuele. Siamo un bel trio e anche se ogni tanto ci scappa un litigio, poi torniamo subito in armonia”.
Special Olympics aiuta a sognare
“Mi trovo molto bene all’interno del Movimento – conclude l’Atleta di Melfi – e insieme al Floorball mi piacerebbe provare altre discipline come ad esempio lo sci. Oltre all’ora di educazione fisica a scuola, infatti, non ho mai avuto tante altre possibilità di fare sport. Negli ultimi anni mi sono sempre divertito andando a correre o facendo esercizi a corpo libero seguendo lezioni su YouTube. Lo sport mi scarica ogni tensione e mi diverte, ma farlo insieme ad altri amici è ancor più stimolante. Voglio completare i miei studi e poi mi piacerebbe lavorare in un laboratorio di falegnameria come quello di mio zio Rocco. Ma forse è presto per pensarci. Ho solo quindici anni. Ora mi voglio godere i Mondiali Special Olympics di Torino e provare a vincerli”.