“Andrea è al settimo cielo. Questa convocazione per i Giochi Mondiali Special Olympics lo ha galvanizzato. Lo dice a tutti, che andrà a Berlino, che giocherà a pallavolo nella squadra azzurra mista insieme alla sua compagna Giulia Santangeletta e al suo tecnico Valentina Nava”.
Sventola già il tricolore nei cuori di mamma Elena e papà Marco, perché lo “Special Team Unificato Volley Bergamo” ha portato buoni frutti: tre convocazioni, tre storie che si intrecciano in un batti e ribatti di emozioni. Quelle di Andrea sono contagiose e riempiono di gioia la grande famiglia del piccolo centro di Sorisole.
Due sorelle, le zie, i cugini, un sacco di amici. Tutti tifano per lo sportivissimo ventottenne lombardo che oltre al volley si dedica anche al nuoto.
“Lo sport è un fattore importante nel suo percorso di crescita – aggiunge mamma Elena – ed è anche grazie ai tanti impegni e alle sfide sportive che Andrea ha sempre avuto il sorriso stampato sulla faccia. Andare a Berlino è un obiettivo che non perde mai di vista. L’autonomia è un tasto su cui lavoriamo tanto, anche con l’associazione Aipd, e questa trasferta sarà l’occasione per dimostrare i suoi progressi. Le gare non lo impensieriscono, tutti i cambiamenti che dovrà vivere sono in Germania sicuramente lo rafforzeranno. Noi crediamo in lui e lo incoraggiamo, affinché vada tranquillo e si diverta”.
L’arrivo di Andrea è stato uno scossone. “Quando è nato ci siamo trovati in mezzo a tante paure – ricordano i suoi genitori – ma è stata la sua felicità a spingerci avanti. Ecco, Andrea è sempre stato felice della sua vita, dei rapporti con gli altri. Questo ci ha portato a dare il meglio e a batterci perché i suoi diritti fossero rispettati. Come a scuola, dove non tutti hanno dimostrato la stessa sensibilità. Volevamo che nostro figlio fosse accolto e visto come un bambino e un ragazzo che ha le sue capacità e le sue potenzialità da sviluppare, non come un soggetto appartenente a una categoria. Volevamo solo ciò che è giusto per chiunque. Ci siamo riusciti”.
Dopo la scuola, il lavoro. “Prima della pandemia Andrea ha prestato servizio, col supporto di una cooperativa, nella cucina di un asilo. Ora, tutte le mattine, si occupa dell’allestimento della sala in un ristorante. Svolge i suoi compiti con impegno e si sente realizzato. Quando lo vediamo uscire di casa, ogni mattina, col suo solito buonumore, a volte ripensiamo a tutti i timori che avevamo quando è nato e sorridiamo anche noi per lui, perché siamo orgogliosi della sua crescita”.
Special Olympics è un mondo in cui Andrea si è ambientato alla grande: “Siamo arrivati nel 2019 e nel 2020 eravamo pronti per i Giochi Nazionali di Varese, poi annullati per il Covid. Abbiamo recuperato con gli Smart Games e soprattutto con la bellissima esperienza di Torino nel 2022. Un evento che ha dato ad Andrea grandi emozioni, culminate con la convocazione mondiale”.
Berlino, infatti, è lì a un passo. Come va la preparazione? “Benissimo – concludono i genitori del pallavolista bergamasco – il fine settimana ormai è sempre impegnato nelle competizioni e nei raduni. I Play the Games a Cagliari, l’evento di beach volley a Codogno: tutti momenti che lo stanno caricando al massimo. Sarà super pronto. E noi tiferemo per lui”.