Giulia è una ragazza molto determinata – racconta mamma Silvia – desiderosa di fare bene, in grado di impegnarsi (se motivata) a fondo per raggiungere la meta. Forse è così anche perchè l’attività motoria è stata sempre parte integrante della sua vita, fin da piccolissima. A soli 3 mesi d’età, infatti, l’abbiamo iscritta ad un corso di acquaticità in piscina: si è dimostrata immediatamente amante di questo elemento, curiosa di sperimentare movimenti e giochi, per nulla intimorita da situazioni nuove.
Oltre al nuoto, Giulia ha praticato judo per moltissimi anni, riuscendo a superare gli esami per ottenere la cintura marrone.
Lasciato (in stand by) il judo, è passata al baskin da un paio d’anni, ed anche questo le piace molto.
Si è avvicinata alla pallavolo quando aveva 9 anni: si accinge quindi ad iniziare il suo 12° anno! Noi genitori l’abbiamo sempre incoraggiata a cimentarsi nelle varie attività sportive perché crediamo che lo sport sia un ottimo alleato per la crescita di ogni bambino o ragazzo. In particolare i giochi di squadra sono arricchiti dalla dimensione del gruppo, all’interno del quale s’impara a relazionarsi con gli altri e ad attivarsi per perseguire un obiettivo comune.
La sindrome di Down non è mai stata un ostacolo alle relazioni o alla pratica sportiva: Giulia è stata sempre ben accolta e guidata correttamente nell’apprendimento dei gesti tecnici. Lo stesso clima positivo non sempre, purtroppo, si è riscontrato nell’ambiente scolastico, dove a volte alcuni
professori, anche di sostegno (specialmente nella scuola superiore), non avevano fiducia nelle capacità di Giulia.
Malgrado ciò, Giulia non si è mai arresa e la sua determinazione l’ha portata a diplomarsi come grafico-pubblicitario con una votazione di 70/100!
Manifesta lo stesso carattere forte anche in palestra: è sempre entusiasta di venire agli allenamenti e di migliorarsi.
Spesso a casa, in taverna, ripete in solitudine i gesti tipici degli sport o gli esercizi suggeriti dagli allenatori.
La convocazione per i Giochi Mondiali Estivi Special Olympics di Berlino a giugno 2023 è stata veramente inaspettata per Giulia e l’ha riempita di felicità.
Lei dice: “Si è avverato un sogno!”. Giulia pensa di trascorrere due settimane di emozioni straordinarie, che aggiungeranno un tassello alla costruzione della sua personalità e della sua autonomia, e le faranno assaporare ancora più profondamente la gioia di vivere. Giulia ha ragione, è proprio così.