Daniele Berbenni

Ogni giorno che passa avvicina di un piccolo passo Daniele al suo sogno mondiale. Da riserva per quelli che sarebbero stati i Giochi di Kazan, ecco la promozione ad Atleta titolare nello sci alpino per i Giochi di Torino 2025. Il coronamento di un percorso di oltre vent’anni in Special Olympics. Passi che il trentunenne Daniele Berbenni, valtellinese di Bormio, ama fare da solo, contando sulla sua grande autonomia. Trentuno anni, due sorelle più grandi che lo hanno sempre aiutato a crescere e guidato nel suo percorso scolastico, Daniele accetta sempre ogni sfida e quella di Torino 2025 è davvero una delle più eccitanti che gli siano mai capitate. Ma lo sport è solo uno dei grandi capitoli della sua storia.

L’importanza del lavoro

“Finite le superiori a Ragioneria – racconta Daniele – ho conosciuto il progetto dell’Albergo Etico di Asti. Lì ho frequentato per un anno il percorso formativo con un corso di scuola alberghiera di sala e bar, lavorando nell’albergo etico. Una formazione che insegna l’autonomia e l’indipendenza oltre al lavoro nella ristorazione. Ho imparato a servire ai tavoli, ma soprattutto ho imparato a vivere lontano da casa e con altri colleghi. Tornavo a casa ogni 15 giorni per un fine settimana, viaggiando in autonomia, in pullman e in treno. Grazie a questo progetto ho avuto anche l’opportunità di viaggiare all’estero per esempio in Australia, per far conoscere la cucina italiana nel mondo e il progetto “Albergo Etico”. In occasione della visita di Papa Francesco ad Asti, ho avuto la fortuna di servirlo a pranzo. Mi è piaciuta molto questa formazione perché sono diventato più autonomo e mi sento più sicuro di me stesso. Adesso sono assunto a tempo indeterminato come cameriere al Miramonti Park Hotel di Bormio”.

Special Olympics: un’opportunità da cogliere al volo

“Lo sport per me è sempre stato importante. Ho cominciato a sciare con un corso delle scuole primarie a sei anni. All’inizio facevo  sci nordico e poi ho iniziato con lo sci alpino. Nel 2002 ho conosciuto un gruppo di ragazzi che partecipava ai Giochi di Special Olympics e ho cominciato ad allenarmi con loro e a competere.

La convocazione

“Quando mi è arrivata la lettera per i Giochi Mondiali Special Olympics di Torino sono rimasto senza parole, ero proprio felice perché sinceramente avevo una grande speranza. Sono fiero di essere un atleta azzurro e non vedo l’ora di partire perché sono consapevole che sarà un’esperienza indimenticabile e che metterà su noi Atleti al centro del mondo. Quando partecipo alle gare di Special Olympics ho la possibilità di confrontarmi con altri Atleti e ritrovarmi ogni anno con amici vicini e lontani che ho conosciuto e divertirmi con loro. Sarà così anche sulle piste di Sestriere”.

Non solo sci…

“Durante l’anno – pratico anche altri sport, tra cui bocce, arrampicata, mountain bike, nuoto e tai chi chuan e altri sport. Nel tempo libero mi piace anche leggere, recitare a teatro (faccio parte di una compagnia teatrale del mio paese e ogni anno facciamo uno spettacolo). Per un po’ di anni ho anche suonato il sassofono e ora sto imparando a suonare la fisarmonica. Come avrete intuito, mi piace sperimentare sempre cose nuove, perché come mi hanno insegnato a casa “se non provo, non saprò mai se sono in grado di farlo”. Non bisogna mai mettersi limiti, ma superarli con gioia e serenità.

A casa Berbenni ci si prepara per fare un gran tifo

“Ci piace sempre festeggiare ogni conquista di Daniele – dicono mamma e papà Giuseppe, insieme alle sorelle Michela e Valentina – stavolta lo faremo con un orgoglio particolare perché questa maglia azzurra è un obiettivo speciale e non è giunta per caso. Premia la positività, l’allegria, la determinazione di chi pensa in grande. Spesso Daniele ci sorprende con le sue ambizioni: ora ad esempio sogna di avere un bar tutto suo e di andare a vivere da solo. Ed è proprio il suo puntare in alto che lo aiuta a centrare tanti obiettivi”.

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