Michela Sassone ha 33 anni, ha difficoltà relazionali dovute ad un’insufficienza placentare della mamma nell’ultimo mese di gravidanza, condizioni di salute sfociate in quella definita come patologia di “piccola malattia” di carattere epilettico. È stata oggetto di numerosi episodi di crisi convulsive,
fortunatamente di breve entità e non particolarmente gravi, tenute a bada, fin dai primi mesi di vita, con un’efficace terapia che fortunatamente, nel corso della crescita, ha denotato la scomparsa degli episodi. Caratterialmente Michela è riservata e schiva, ma negli ultimi anni ha conseguito un livello di maturità estremamente importante. Come genitori abbiamo evidenziato un’apertura nelle relazioni interpersonali con coetanei, amici, altri Atleti, che hanno diluito di molto le difficoltà iniziali. Anche le difficoltà quotidiane della vita sembrano in parte superate, siamo di fronte ad una avviata condizione di crescita importante, sia negli aspetti strettamente personali di autogestione, che nelle relazioni pubbliche ed esterne. È evidente in Michela una sempre crescente autonomia, soprattutto negli aspetti relazionali. La scuola è stata affrontata sempre con serenità e volenterosa parsimonia, seguita ovviamente con l’ausilio di insegnanti di sostegno. Ha ottenuto l’attestato di Istruzione Superiore con una votazione di settantadue/centesimi.
L’adolescenza non è stata frustrante, grazie al costante impegno nel garantirle un tenore di vita dignitoso sotto qualsiasi profilo.
La scoperta dello Sport ha avuto un ruolo fondamentale nella vita di Michela, con motivazioni e approcci iniziali un po’ frenati dal carattere non propriamente espansivo, ma con il trascorrere del tempo, via via sempre più gratificanti sotto il profilo personale, grazie all’impegno e ad una maggiore sicurezza delle proprie potenzialità. Le opportunità, le amicizie (anche quelle condivise con noi genitori), le emozioni, le gioie, il rispetto delle regole, sono diventate una costante e comprensibile filosofia di vita, una base fondamentale per il benessere psico-fisico non solo incentrato sul concetto sportivo, ma anche extra-sportivo, nei momenti di autonomia, verso il prossimo, inteso come valori morali e come crescita nel lavoro.
Michela ha frequentato per anni, come volontaria, il Centro Disabili A.N.F.F.A.S. di Vercelli, successivamente ha vissuto esperienza professionale per un biennio (grazie a un incentivo occupazionale di una Borsa Lavoro) presso il Centro Diurno per Disabili a Recetto, in provincia di Novara.
Allo stato attuale frequenta il Centro in qualità di ospite ed è entusiasta della sua attività. Ha appreso molto dal mondo della disabilità e lei stessa è stata di aiuto ai suoi coetanei. È entusiasta e felicissima di questa opportunità di prendere parte ai Giochi Mondiali di Berlino, lo si evince dal video in cui le è stata comunicata la convocazione. Sensazioni ed aspettative importanti che hanno innalzato l’asticella dell’auto motivazione in lei (già presente ai Giochi Nazionali Estivi di Special Olympics a Torino 2022), consapevole del traguardo ottenuto non vede l’ora di cimentarsi nella parte agonistica per dare il meglio di sé. Che dire, la nostra vita di genitori si è trasformata in estrema felicità, questa volta si festeggia non per un parere medico favorevole alla salute di Michela, ma per una conquista di serenità e conforto ben impressa sul volto di nostra figlia.
Grazie per questa opportunità.
Claudio Sassone e Giuseppina Derivi