Siamo Alessandro, Dirce e Maddalena. Nicola è arrivato nella nostra famiglia all’età di 4 anni, grazie all’Affido familiare, aprendoci ad una nuova realtà. Quando aveva 7 anni è nata Maddalena e crescendo insieme ognuno, secondo le proprie caratteristiche, è stato di aiuto e di stimolo per l’altro.
Le difficoltà cognitive e il ritardo nello sviluppo del linguaggio, non hanno frenato Nicola nel migliorare le sue capacità motorie.
Dall’età di cinque anni ha iniziato a frequentare il Centro Riabilitativo “La Nostra Famiglia” dove ha svolto, tra le altre, attività di psicomotricità e logopedia.
La grande curiosità, la voglia di coinvolgersi in ogni esperienza o attività gli venisse proposta e la determinazione, negli anni, si sono rivelate essenziali perchè gli hanno permesso di superare i propri limiti.
Le passioni di Nicola
Oltre ai film Disney, Nicola ama molto la montagna, passione che ha coltivato fin da bambino grazie ad Alessandro, papà affidatario, con le camminate e le escursioni in estate e lo sci di fondo durante l’inverno. Occasioni dalle quali rientra con lo sguardo luminoso e la consueta frase: ”La montagna mi fa stare bene”.
Una passione che continua ad alimentare con il mitico gruppo degli “Stambecchi” formato da un appassionato gruppo di familiari, in gran parte cugini e cugine, e annessi, con il quale organizzano escursioni in montagna. Non mancano mai poi le attività di atletica e i giri in mountain bike.
La scuola e il lavoro
Nel suo percorso scolastico ha sempre incontrato educatori, insegnanti, in particolare i docenti di sostegno, che hanno saputo coinvolgersi in prima persona nella sua storia. Dopo aver frequentato l’Istituto Superiore Parolini di Agraria, grazie al SIL ha potuto inserirsi nella Fattoria didattica e nell’Azienda Agricola “Amici del Dindarello” che l’hanno accolto e con i quali è nato un bel legame.
Un valore particolare hanno per lui gli amici dell’Associazione Prozac che grazie, ai volontari, organizza occasioni di incontro ora in modalità online, per permettere ai ragazzi di continuare a mantenere viva l’amicizia, anche se a distanza.
Lo sport e le Gare Nazionali
Quando Nicola frequentava la prima media, abbiamo avuto l’occasione di conoscere l’Associazione Atletica 2000 di Dueville che propone attività sportive rivolte a ragazzi con disabilità intellettive, così Nicola grazie allo sport ha riscoperto anche il valore dello stare insieme agli altri, di condividere tempo ed interessi comuni. In sostanza si sente accettato e accolto per quello che è. Una sensazione per nulla scontata.
All’interno di questo gruppo conosciamo Daniela Sorgato e Stefano Barausse che ci introducono in Special Olympics e ci propongono di partecipare ai Giochi Invernali nella disciplina Sci di fondo, con l’ I CAN di Breganze.
La prima volta che Nicola ha partecipato ai Giochi Nazionali Invernali a Bormio, nel 2016, è stato accompagnato dal papà Alessandro. ”È stata per me un’esperienza travolgente. Vedere 500 Atleti che, ognuno con le proprie abilità, si preparava alla gara e la portava a termine con tutta la forza, la grinta e l’entusiasmo che riusciva ad esprimere; è stata un’emozione che mi ha sconvolto e quando ognuno di loro saliva sul podio per essere premiato, vedere la gioia e l’orgoglio nei loro occhi è una cosa che solo a pensarci mi fa ancora emozionare. Da quel momento non siamo più mancati ai successivi eventi”.
Nicola ha avuto l’opportunità di vivere nuove esperienze che l’hanno aiutato a crescere nell’autonomia, nell’autostima, nel sentirsi parte di un gruppo. L’entusiasmo, la gioia e la festa che accompagnano i Giochi Nazionali di Special Olympics restano impressi fino all’anno successivo quando è ora di ripartire.
Questo clima ha coinvolto anche tutta la nostra famiglia allargata (cugini/e e i loro fidanzati/e o compagni/e ,gli zii/e) i primi tifosi di che hanno iniziato a partecipare come pubblico ai Giochi Nazionali.
Quando Nicola mette gli sci, dice di stare bene, cancella tutte le incertezze, in quei momenti non ci sono più differenze e spingendo sulle piste da fondo con la sua tenacia, corre come volasse oltre tutte le difficoltà.
È per questo che lo sport per lui è diventato così importante.
Quando io sono nata Nicola faceva già parte della nostra famiglia, naturalmente non ricordo con precisione i primi anni, ma per me c’è sempre stato e quindi è mio fratello a tutti gli effetti. Lo sport è una passione che ci unisce e sono molto contenta e orgogliosa che Nicola stia ricevendo queste soddisfazioni e stia ottenendo questi risultati.
Spesso mi è capitato di partecipare a gare o partite, e quello che mi stupisce e mi emoziona ogni volta è la forza che si trasmettono tra compagni, anche di squadre diverse, il tifo e il sostegno che si fanno sempre, la gioia di vedere gli altri gareggiare. Non esiste competizione, ma il mettersi in gioco e alla prova, senza pensare al risultato.
Penso siano valori fondamentali da condividere.
Assistere agli Special Olympics di Sappada è stato un grande insegnamento. Questi atleti hanno una forza contagiosa, che non è solo quella fisica, ma soprattutto quella forza d’animo, quella forza che mettono negli abbracci stretti tra Atleti “avversari”, quella determinazione, quella gioia nei volti a prescindere dalla posizione sul podio. Abbiamo tanto da imparare da ognuno di loro e mio cugino Nicola me lo ricorda ogni volta che infila gli sci!
“Siamo forti!” dice spesso il nostro caro Nicola quando camminiamo in montagna. Sì, forti questi ragazzi lo sono veramente perchè ci insegnano davvero cosa sia la vittoria. La vittoria non è essere famosi e alzare un trofeo, ma è soprattutto fare un sorriso o alzare il braccio per salutare i tifosi che incoraggiano ai lati della pista (come faceva Nicola con noi a Sappada). La vittoria è arrivare al traguardo e, qualsiasi sia il risultato, fermarsi ad abbracciare gli avversari, perché le relazioni sono la vera vittoria.
Nei giorni trascorsi a Bardonecchia con Nicola e gli altri atleti di Special Olympics, non si percepiva clima di competizione, ma solo di condivisione della gioia di stare insieme, di divertirsi insieme, di fare il tifo l’uno per l’altro incitandosi a vicenda. Nicola affrontava le gare dicendo: “Mi sento pronto, ce la metto tutta!” e a gara terminata, quando scopriva di avere vinto, diceva: “Ce l’abbiamo fatta! Anche Mirko è stato bravo e anche Giacomo e Manuel sono stati bravi!”. Ecco come sono questi campioni… Ci porteremo sempre nel cuore i loro sorrisi, i loro abbracci, la loro accoglienza e la loro affettuosa amicizia.
Ho potuto partecipare anch’io alla festa degli Special Olympics, ma purtroppo solo seguendo i video della Cerimonia di Apertura, delle gare e delle premiazioni. Però è una festa non solo per chi era lì, ma anche per chi ha seguito questa bellissima iniziativa da lontano. E poi ho festeggiato Nicola al suo ritorno, certamente fiero delle sue medaglie ma soprattutto felice dell’esperienza fatta, dei vecchi e nuovi amici che lo hanno accompagnato in questa avventura (li nomina tutte e tutti, sempre). A me pare che lo ‘spirito’ che anima questi ragazzi sia frutto della loro umanità, e anche – diciamolo – della bravura e dell’umanità dell’Organizzazione e delle volontarie e dei volontari: respirano tutti la stessa aria di felicità condivisa, di gioia semplice (uno dei ricordi più belli di Nicola è legato alle grandi mangiate che si fa in albergo!), lo stesso desiderio di superare se stessi, e non tanto di superare gli altri. Questo è un grande insegnamento, per tutte e tutti noi.
Per noi Nicola è un esempio ed una grande lezione di vita, lui ce la mette tutta, sempre, qualsiasi cosa faccia e noi siamo molto fieri di lui.
L’esperienza vissuta a Sappada è stata pura energia, amore, altruismo, impegno, allegria e amicizia.
È molto bello vedere l’autonomia che Nicola ha raggiunto anche grazie ad esperienze come questa, lui è sempre felice, non importa chi arriva primo, per lui sono tutti molto bravi, anche se è molto orgoglioso delle sue medaglie!
Per Nicola e tutti gli atleti era già una grande festa solo il fatto di essere lì e fare parte di un gruppo, si sentivano tutti bravi e soprattutto vincitori.
Non si può non pensare al lavoro che c’è dietro, dalle famiglie ai volontari, ai tecnici e a tutta la famiglia di Special Olympics.
Vai Nicola, tifiamo per te!!
Nicola è una forza della natura e con i suoi compagni ce lo ha dimostrato a Sappada, dove neanche per un attimo c’è stato clima di competizione, ma solamente aria di festa. Gli atleti si sono sostenuti l’un l’altro, facendo il tifo e gioendo per le vittorie altrui. Siamo molto orgogliosi del nostro Campione e lo sosterremo sempre!
Per Nicola le attività sportive sono indispensabili specialmente lo sci di fondo dove nei Giochi Nazionali invernali Special Olympics,ha ottenuto risultati da medaglia d’oro. Quando sa che c’è una pista aperta, con papà Alessandro va sempre ad allenarsi. Quando ha gareggiato a Sappada, nel tempo libero o dopo cena, col suo telefonino ci chiamava sempre per informarci dei risultati ottenuti, sempre gioioso, solare e orgoglioso del suo impegno.
Quando tornava veniva subito a trovarci orgoglioso delle sue medaglie.
E’ proprio nel momento in cui Nicola ci parla delle sue imprese sportive e delle sue avventure tra camminate bici e sci in montagna con Alessandro, che scorgo nei suoi profondi occhi una Luce preziosa. La luce della passione,che gli dà forza, che lo fa sentire vivo.
È l’anima pura di questi ragazzi che permette loro di vivere i momenti di sport nella vera essenza, che va al di là della medaglia vinta, della vittoria, della competizione,ma nella gioia di condividere dei bei momenti insieme tra amici.
Ed è proprio questo il momento dove ogni barriera sociale cade donandoci una grande lezione di vita.
Grazie Nicola!!!
Augurandoti che lo sport sia sempre una parte integrante della tua vita,
ti abbracciamo forte!!!
Dedicato a Nicola
Nicola ha una grande passione per la montagna, in particolare per gli sport legati alla montagna. Quando ne parla,gli si illuminano gli occhi!
Ha tanta forza e determinazione nell’affrontare camminate impegnative, lunghi giri in bici dove sembra non sentire mai la fatica. È nello sci però dove dà il meglio di sé soprattutto se si tratta di competizioni dove, consapevole della sua forza e delle sue capacità, dimostra anche la sua volontà e determinazione nell’arrivare al traguardo. Quando poi racconta delle sue avventure e dei suoi successi, gli si illuminano gli occhi. Bravo Nicola!
Che dire di Nicola e della sua passione per lo sport?
Ogni volta che ci incontriamo tra cugini il suo aggiornamento è sempre preciso e puntuale! Tutti siamo coinvolti nel sapere le attività sportive della settimana (allenamento alla corsa, basket, sci di fondo). Nicola ci racconta con minuziosità di particolari tutto quello che ha fatto per prepararsi al meglio a partecipare alle Special Olympics e ci aggiorna sui contatti che ha avuto. Ciò che può apparire ai molti una continua ripetizione, in realtà per noi è cogliere come lo sport sia per lui un punto di riferimento, una rassicurazione, una certezza. Nicola ha scoperto fin da piccolo la gioia, il divertimento, la passione per lo sport e negli ultimi anni l’attività sportiva è diventata un appuntamento imperdibile.
Ricordo ancora quando è venuto a mostrare le sue medaglie e a raccontare la sua prima avventura a Special Olympics ai miei compagni di classe in occasione delle giornate dello sport. L’emozione era tanta e lui si sentiva protagonista delle sue “imprese”. Ecco, questo, lo sport lo fa sentire protagonista, ancora di più un essere unico e irripetibile.